I cinque fattori di comparabilità OCSE: centro dell’analisi di transfer pricing

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Negli ultimi contributi su queste pagine, abbiamo dapprima presentato gli elementi caratterizzanti le disposizioni in materia di Transfer Pricing documentation e penalty protection, per giungere poi a condividere alcune considerazioni di natura operativa e mettere così in luce la portata strategica che un progetto sui prezzi di trasferimento può avere.

Successivamente, si è voluto condividere alcune riflessioni aventi ad oggetto la mappatura delle transazioni infragruppo, la loro eventuale aggregazione per categorie omogenee e la necessità di procedere alla predisposizione di conti economici dedicati (anche detti segregati o segmentati), allo scopo di addivenire al calcolo della marginalità derivante dalle specifiche transazioni infragruppo in cui l’impresa associata è stata coinvolta, che può altresì richiedere – a seconda sei modelli di business – la separazione dai risultati ottenuti dai business condotti con soggetti terzi.

Ora, per poter mettere a confronto i prezzi di trasferimento applicati alla transazione controllata con quelli caratterizzanti le transazioni indipendenti (i comparables), è necessario prendere in considerazione i c.d. cinque fattori di comparabilità: nel presente contributo essi verranno dunque esaminati uno dopo l’altro al fine di coglierne gli elementi essenziali e di come essi siano – in ultima istanza – necessariamente collegati al modello di business della specifica transazione intercompany in esame.

La declinazione dei cinque fattori di comparabilità: dalla teoria alla pratica

L’applicazione del principio di libera concorrenza (o arm’s length principle – ALP) richiede l’utilizzo di dati comparabili con quelli della società oggetto di analisi (i.e., dati provenienti da transazioni comparabili o da società comparabili). Affinché i risultati di tale comparazione siano affidabili, le caratteristiche economicamente rilevanti delle transazioni da confrontare devono essere sufficientemente comparabili.

In sostanza, “essere comparabili” significa che nessuna delle differenze (qualora ve ne siano) tra le condizioni oggetto del confronto possa effettivamente incidere sulla transazione da esaminare dal punto di vista della metodologia (ad esempio prezzi o margini), o che si possano effettuare delle correzioni ragionevolmente eque al fine di eliminare le conseguenze dovute a tali differenze.

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